L’introduzione del Fondo nazionale per l'efficienza energetica è atteso da ormai tre anni. Dal 2014 il D.Lgs n. 102 prevedeva l’approvazione del necessario decreto attuativo, che non è mai arrivato.
Per questo è stata presentata un'interrogazione al Ministero dello Sviluppo economico presentata alla Camera, a prima firma Davide Crippa (M5S), nella quale si chiedono lumi sull'emanazione del provvedimento attuativo del meccanismo, che potrebbe "avere un importante impatto sull'efficienza energetica del sistema".
Non è la prima volta che i parlamentari chiedono al Mise le tempistiche sull'emanazione del Fondo, come ricordano gli stessi interroganti richiamando le due interrogazioni presentate nel settembre 2015 e nel maggio dello scorso anno, a cui il Mise aveva dato risposta senza però specificare alcuna data.
Intanto, è stata assegnata alle commissioni riunite Ambiente (VIII) e Attività Produttive (X) della Camera la proposta di legge: "Disposizioni per favorire la riqualificazione energetica e il rinnovo edilizio degli edifici" (AC. 4391). Si tratta di un provvedimento che, come era stato spiegato in occasione della presentazione, mira a "promuovere un ampio e capillare processo" attraverso il superamento dell’attuale approccio, caratterizzato "da un eccessivo frazionamento degli interventi, spesso circoscritti alla riconversione di singole unità abitative o singole parti di un edificio".
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