Fanghi di depurazione, in Italia ne produciamo più di 3 milioni di tonnellate

Un paper del laboratorio REF Ricerche sui fanghi di depurazione rivela inoltre che nel nostro Paese oltre 1,6 milioni di persone non sono servite da impianti di depurazione delle acque

L’attività di depurazione ha originato più di 3,1 milioni di tonnellate di fanghi, con un andamento piuttosto stabile negli ultimi anni. A segnalarlo è un paper del laboratorio REF Ricerche sui fanghi di depurazione, che consente di riaccendere i riflettori su un tema centrale dell'economia circolare, ma anche di buona gestione del ciclo idrico in Italia: gli oltre 18mila impianti depurazione acque reflue urbane non sono sufficienti a soddisfare il fabbisogno dell’intera popolazione, e ancor oggi 1,6 milioni di cittadini vive in aree sprovviste di depuratore.

Secondo ISPRA, la Lombardia è la regione con il maggior quantitativo prodotto, oltre 445mila tonnellate (14,2% dei fanghi prodotti in Italia), seguita dall’Emilia-Romagna con 387mila tonnellate (12,4%). In termini pro capite, invece, la regione con il più alto quantitativo di fanghi prodotti è il Trentino-Alto Adige (63 kg/abitante equivalente).

Per quanto riguarda la gestione, le tonnellate di fanghi derivate dal trattamento acque reflue urbane gestite nel 2018 sono state nel complesso poco più di 2,9 milioni. Come modalità di gestione prevale lo smaltimento (56,3% del gestito) sul recupero (40%), a testimonianza di come vi siano ampi spazi per la valorizzazione dei fanghi di depurazione. Inoltre, vengono smaltiti ogni anno oltre 1,6 milioni di tonnellate di fanghi che potrebbero essere invece avviati a trattamenti per il recupero di materia o di energia.

A livello nazionale, è sempre la Lombardia la regione nella quale vengono recuperate le maggiori quantità di fanghi (631mila tonnellate). Si tratta di un ammontare che supera quanto recuperato complessivamente da tutte le altre regioni (pari a 536mila tonnellate), per un totale di 1.167mila tonnellate. Il Lazio, al contrario, con solo 16mila tonnellate recuperate, è la regione dove le sono più elevate le quantità destinate a smaltimento (280mila), seguita da Emilia-Romagna (219mila) e Toscana (216mila).

A cura della redazione di e-gazette