L’aria esterna penetra naturalmente negli ambienti confinati attraverso le porte, le finestre e gli interstizi attorno agli infissi, oppure artificialmente attraverso i sistemi di ventilazione o termoventilazione che riscaldano o raffreddano l’aria.
Per ambienti confinati si intendono le abitazioni, le strutture comunitarie (ospedali, scuole, uffici), i pubblici esercizi (bar, ristoranti, negozi), le strutture ricettive e ricreative (hotel, agriturismo, impianti sportivi) e i mezzi di trasporto.
Non rientrano in questa definizione gli ambienti di tipo industriale. La qualità dell’aria degli ambienti manifatturieri è infatti regolata da normative ad hoc che variano in base al tipo di attività produttiva svolta.
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Inquinanti aria indoor negli ambienti confinati
Gli inquinanti presenti nell’aria degli ambienti confinati possono essere chimici, fisici e biologici. Alcuni di questi fattori provengono dall’esterno (inquinamento atmosferico), ma la maggior parte degli inquinanti hanno origine all’interno degli spazi:
- materiali impiegati nella costruzione dell’edificio, nei rivestimenti e negli arredi
- impianti utilizzati per riscaldare, condizionare, o ventilare.
Anche le modalità d’uso degli spazi (detergenti usati per la pulizia, eventuale presenza di stufe e camini a legna) e i comportamenti degli occupanti (fumo di sigaretta, presenza di stampanti e fotocopiatrici, uso di profumatori d’ambiente, candele o incensi) hanno un ruolo importante nel determinare la qualità dell’aria indoor.
L'inquinamento biologico all'interno degli ambienti può trasmettere insidiose malattie infettive, come dimostrato dalla recente pandemia Covid-19 e dalla legionella che si propaga nelle strutture ospedaliere, nelle residenze per anziani, o nei condomini attraverso le condutture degli impianti di climatizzazione.
Nel sito del Ministero della Salute sono pubblicate le schede informative dei principali agenti inquinanti dell’aria indoor (Fumo di tabacco, Ossido e biossido di azoto, Ossidi di zolfo, Monossido di carbonio, Idrocarburi aromatici policiclici, Composti organici volatili, Formaldeide, Benzene, Particolato, Ozono, Amianto, Agenti microbiologici, Acari, Derivati epidermici di animali domestici, Umidità e muffe, Radon).
L’importanza della ventilazione
La qualità dell’aria interna, in assenza di adeguata ventilazione, peggiora per l’accumulo delle sostanze inquinanti prodotte da fonti interne. Per mantenere la salubrità degli ambienti in cui viviamo è quindi indispensabile rinnovare periodicamente l’aria viziata, sostituendola con aria esterna pulita.
Secondo uno studio condotto dal National Institute for Occupazional Safety and Health (NIOSH) in 600 edifici in cui erano stati riscontrati problemi di salute degli occupanti, è emerso che in quasi la metà dei casi il problema prevalente era da attribuire a scarsa ventilazione.
Sistemi di ventilazione e di condizionamento
Per assicurare il giusto ricambio d'aria, senza dover aprire frequentemente le finestre, si utilizzano sistemi di ventilazione meccanica controllata che immettono aria prelevata dall'esterno dopo averla purificata tramite appositi filtri (che vanno periodicamente puliti o sostituiti). È molto importante anche collocare le prese d'aria lontano da aree ad elevato inquinamento atmosferico, per evitare l’ingresso degli inquinanti presenti nell’aria esterna.
Anche i sistemi di condizionamento dell'aria, in mancanza di adeguata manutenzione, possono diventare terreno di coltura per muffe e fonti di diffusione dei contaminanti biologici. Nel rapporto ISPRA "La tutela e la promozione della salute negli ambienti confinati" si legge:
“Diversi studi hanno evidenziato che gli umidificatori di impianti centralizzati sono idonei terreni di coltura per batteri termofili e termoresistenti e serbatoi di endotossine batteriche. Negli umidificatori domestici è stata riscontrata anche la presenza di funghi mesofili. Altri siti che possono costituire serbatoi di contaminanti biologici sono le torri di raffreddamento degli impianti di condizionamento…
I sistemi di condizionamento dell'aria e di ventilazione devono essere progettati, costruiti ed installati in modo tale da consentire la pulizia di tutte le superfici interne e di tutti i componenti, in conformità alle disposizioni della ENV 12097”.
Sistemi di trattamento stand alone o integrati nei condotti di aerazione o nelle UTA
I sistemi di trattamento aria stand alone hanno i seguenti vantaggi:
- sono molto flessibili in fase d’installazione e di conseguenza non richiedono l’intervento di manodopera specializzata
- possono essere posizionati nelle zone dell’edificio in cui i livelli di inquinanti sono più pericolosi per la salute umana, senza dover intervenire su tutto il sistema di trattamento dell’aria dell’edificio
- sono più efficaci laddove i livelli di inquinamento risultano molto elevati ed è richiesto un rapido intervento per tornare ai livelli di salubrità degli ambienti interni.
La strumentazione installata direttamente all’interno dei sistemi di trattamento di aria ha un basso costo ed è semplice da installare, ma in questo caso, per poter effettuare una corretta pulizia dell’aria, l’Unità Trattamento Aria deve essere costantemente in funzione. Inoltre, l'installazione dei sistemi di trattamento è circoscritta alle zone in cui è presente il sistema di conseguenza potrebbero rimanere esclusi dal trattamento alcuni luoghi all’interno dello stabile.
I sistemi di trattamento di aria integrati nei condotti di aerazione possono utilizzare diverse tecnologie in serie: sistemi di filtrazione uniti a sistemi che utilizzano effetti chimici o elettrochimici (che richiedono però una manutenzione specializzata).
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