Siram Veolia insieme all’Università di Parma in un percorso di trasformazione ecologica

Grazie alla partnership tra l’Ateneo e Siram Veolia, il Campus di Scienze e Tecnologie e gli altri plessi dell’Università di Parma diventano più sostenibili e tecnologicamente innovativi, attraverso un percorso di riduzione dei consumi di energia e di decarbonizzazione e con un piano d’azione all’avanguardia nel panorama italiano. Il progetto prevede interventi che consentiranno all’Ateneo di ottenere una riduzione annuale delle emissioni di CO2 stimabile in 2.500 tonnellate, grazie alla realizzazione del nuovo polo tecnologico, ai lavori di efficientamento energetico e all’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili

Milano/Parma, 21 luglio 2022 - Siram Veolia e Università di Parma insieme per una nuova collaborazione finalizzata a rendere l’Ateneo più sostenibile, attraverso un percorso di riduzione dei consumi energetici e di decarbonizzazione e con interventi di efficienza energetica e utilizzo di energie rinnovabili. La partnership è frutto dell’accordo di PPP - Partenariato Pubblico e Privato - tra l’Ente e Siram Veolia in qualità di concessionaria. 

Gli oltre 32.000 studenti dell’Università avranno a disposizione un Campus Scienze e Tecnologie e altri plessi sempre più accoglienti, innovativi e a basso impatto ambientale, digitalizzati ed al passo con i tempi. Il progetto è stato sviluppato da un team interdisciplinare di esperti del Gruppo Siram Veolia attraverso un dialogo continuo con i tecnici e i ricercatori dell’Università di Parma, e vedrà il coinvolgimento sempre più stretto anche degli studenti in specifiche iniziative di ricerca e innovazione.

La convenzione, che si configura come un EPC - Energy Performance Contract -, prevede la realizzazione di importanti interventi sulle reti e sugli impianti dell’Ateneo, finalizzati a migliorare l’efficienza energetica e a ridurre i consumi di combustibili fossili. In particolare saranno realizzati interventi al Campus ed in tutte le sedi dell’Ateneo e saranno introdotte nuove soluzioni per il monitoraggio e la gestione ottimizzata degli impianti e delle reti con una prospettiva di 15 anni.

Il progetto si basa su una nuova visione strategica del Campus, che può essere paragonato in tutto e per tutto ad un quartiere urbano, ed è stato sviluppato tenendo conto della necessità di ridurre i consumi di energia e le emissioni di CO2 pur tenendo conto delle specifiche esigenze delle diverse utenze e delle condizioni richieste per lo sviluppo delle attività di didattica e ricerca. Il progetto, in linea con l’approccio di performance integrata del gruppo, garantisce risultati positivi a livello sia ambientale, sia sociale ed economico: esso consentirà infatti all’Ateneo di riqualificare gli impianti e le reti energetiche con significative riduzioni dei consumi energetici, dei costi e delle emissioni, creando inoltre al Campus un Living Lab per studiare nuove soluzioni per l’innovazione tecnologica delle reti energetiche, degli impianti e delle utenze, fornendo agli studenti, ai docenti ed al personale garanzie di comfort, sicurezza e alta qualità del servizio. 

A livello ambientale sarà inoltre possibile conseguire un risparmio annuale nei consumi di energia primaria di circa 1.037 tep (tonnellate equivalenti di petrolio) pari al 20% rispetto alla situazione attuale ed una riduzione annuale delle emissioni in atmosfera di 2.500 tonnellate di anidride carbonica, pari al 19% dell’attuale rilascio (equivalente a circa 50.000 alberi piantati).

L’intesa raggiunta con Siram Veolia – spiega il Rettore Paolo Andrei - agisce in un ambito per noi cruciale come quello dello sviluppo sostenibile, sul quale l’Ateneo si sta impegnando con forza in tutte le sue componenti. Questa partnership va nella direzione della riduzione dei consumi, dell’efficientamento energetico e dell’utilizzo di energie rinnovabili, il tutto all’insegna dell’innovazione: parole chiave del nostro tempo, per un presente e un futuro davvero all’insegna della sostenibilità. Ne siamo molto soddisfatti e crediamo che possano scaturirne esiti importanti per entrambi i partner”.

Insieme all’Università di Parma abbiamo sviluppato un ambizioso progetto che mira a diventare un modello di efficienza energetica sostenibile e all’avanguardia da applicare anche in altri contesti territoriali” dichiara Emanuela Trentin, Amministratore Delegato Siram Veolia. “Siamo orgogliosi di accompagnare l’Ateneo in questo ambizioso percorso verso la trasformazione ecologica, attraverso il quale riusciremo a garantire comfort, risparmi energetici e riduzione dell’impatto ambientale” conclude Marco Bongiorni, Direttore Unità di Business Centro Nord Siram Veolia.


APPROFONDIMENTI TECNICI

  • Efficienza energetica

Il termine dei lavori, previsto entro la fine del 2023, porterà nello specifico alla realizzazione di un nuovo polo tecnologico (con una centrale di trigenerazione e impianto geotermico composto da due pompe di calore della potenza di 2.135kWt asservite a 5 pozzi geotermici) che alimenterà il sistema di teleriscaldamento del Campus. Inoltre in altri plessi saranno eseguiti interventi di manutenzione sugli involucri per permettere un miglioramento della prestazione energetica. Ogni sede dell’Università di Parma sarà infine dotata di impianti di climatizzazione che impiegano gas a basso impatto ambientale (a basso GWP).

  • Risorse Idriche

In prossimità del polo tecnologico saranno realizzati un nuovo pozzo per il prelievo di acqua di falda e i relativi impianti di potabilizzazione, per rendere l’Ateneo autonomo dal punto di vista della fornitura di acqua potabile.

  • Fonti  Rinnovabili

L’impegno di entrambe le parti - Siram Veolia e Università di Parma – nasce da una visione strategica che coniuga le esigenze specifiche dell’Ateneo in termini di servizi energetici con le possibilità di innovazione tipiche delle attività di Ricerca e Sviluppo sviluppate sia sulla base di studi teorici sia di verifiche sperimentali in campo su un Living Lab (che difficilmente trova riscontri in altre realtà nazionali e internazionali). L’obiettivo ambizioso (che richiederà una collaborazione molto stretta tra l’industria e l’Università ben oltre i tempi del partenariato) guarda costantemente ai PED (Positive Energy District), nell’ottica di incrementare sempre più la percentuale di fonti rinnovabili (al 50% e oltre) utilizzate per la copertura dei consumi di energia dell’Ateneo. 

In questa direzione il progetto prevede l’ampliamento degli impianti fotovoltaici in grado di alimentare la rete elettrica del Campus, con interventi estesi anche alla realizzazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici nelle diverse sedi dell’Ateneo. Inoltre il progetto prevede di sfruttare l’integrazione nelle reti energetiche del Campus dell’impianto di gassificazione a biomassa ligneo-cellulosica realizzato nell’ambito del progetto di ricerca “SYNBIOSE”, promosso dal MISE e cofinanziato da CSEA, al quale hanno collaborato Siram Veolia, il CIDEA (Centro interdipartimentale per l’energia e l’Ambiente) dell’Università di Parma e il Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Ferrara. L’impianto da 125 kWel è di tipo cogenerativo e sfrutta come combustibile per la gassificazione cippato di legna vergine proveniente dall’Appennino parmense, nel pieno rispetto del principio della filiera corta.

  • Digitalizzazione

Al fine di perseguire i risultati di riduzione dei consumi e di emissione (e per garantire una costante verifica delle prestazioni), sono previsti diversi interventi coordinati finalizzati alla “digitalizzazione” degli impianti, delle reti energetiche e delle utenze dell’Ateneo. Le tecnologie digitali più recenti verranno utilizzate per realizzare un completo sistema di controllo e monitoraggio dei flussi energetici in tempo reale, che permetterà di acquisire ed elaborare i dati energetici e ambientali dell’Ateneo. Ciò consentirà di mettere in campo specifiche funzioni di diagnostica predittiva nonché di utilizzare algoritmi innovativi (già sperimentati nel corso della collaborazione tra SIRAM Veolia e l’Ateneo di Parma) per la gestione ottimizzata delle reti energetiche dell’Ateneo che permetteranno di ridurre i consumi di energia primaria. Quella di Parma sarà la prima Università in Italia ad avere un monitoraggio continuo della qualità dell’aria attraverso l'installazione di sonde e sistemi di monitoraggio per verificare il rispetto delle condizioni di comfort (con riferimento ai parametri di temperatura, umidità e concentrazione di inquinanti quali PM10, PM2,5, CO, CO2, VOC).