Un emendamento alla Legge Europa 2017 (primo firmatario Gianluca Benamati), approvato dalla Camera dei Deputati a larga maggioranza (291 sì e 56 no), consentirà la destinazione di almeno la metà dei risparmi derivanti dall'esaurimento degli incentivi alle rinnovabili (calcolata in un miliardo) a una riduzione della stessa A3 di chi, con la bolletta, finanzierà gli sgravi agli energivori, estendendola, rispetto alla prima versione, anche alle piccole e medie imprese e ai consumatori domestici. Ora il provvedimento passa al Senato per l’approvazione definitiva.
Le agevolazioni agli energivori sono definite in modo progressivo per classi di intensità elettrica calcolata sul fatturato dell’impresa, applicando parametri di riferimento per l’efficienza del consumo di energia elettrica a livello settoriale o, dove non possibile, utilizzando la media aritmetica del consumo delle imprese calcolata sugli ultimi tre anni, e tenendo eventualmente conto dell’intensità degli scambi a livello internazionale.
Le imprese energivore sono identificate non solo sul consumo assoluto dei vettori energetici, ma anche in base all’incidenza del costo dell’energia sul proprio volume complessivo d’affari.
“Un segnale di attenzione alla necessità di ridurre il costo dell’energia elettrica pagata dagli artigiani e dalle piccole imprese” dice invece Eugenio Massetti, delegato di Confartigianato all’Energia. “L’emendamento va nella direzione giusta - sottolinea Massetti -, ma rimane forte la nostra preoccupazione per l’assurda disparità di trattamento che, anche nel 2016, ha visto le piccole imprese pagare 5 miliardi e mezzo di oneri generali di sistema, mentre le grandi aziende energivore hanno contribuito soltanto per 1,2 miliardi”.
A cura di www.e-gazette.it