Quanto costa una certificazione energetica? Dipende, varia da città a città, ma con un importo che in media è di 120 euro (per un bilocale di 79 metri quadrati). Lo rivela uno studio ProntoPro.it, il portale che fa incontrare domanda e offerta di lavoro professionale e artigianale.
Dall’analisi delle cifre richieste nei venti capoluoghi di regione emerge che Roma è la città in cui i certificati energetici sono più cari, con una media superiore di circa il 16% rispetto a quella nazionale. Seconda in classifica è la città di Bolzano, al terzo posto si colloca Milano; nel capoluogo meneghino un attestato di certificazione energetica costa mediamente 138 euro. La città di Imperia vince il primato della convenienza: qui per un certificato energetico si spendono solo 104 euro. A pagare meno rispetto al resto d'Italia sono anche gli abitanti delle città di Frosinone, in cui i costi dei certificati energetici si aggirano intorno ai 106 euro e quelli di Massa Carrara, dove per certificare un immobile medio si pagano 108 euro.
Con l'introduzione dell'obbligo di Certificazione Energetica degli edifici, nei casi di locazione, compravendita e per accedere agli sgravi fiscali per le ristrutturazioni volte al conseguimento di risparmio energetico, la figura professionale del Certificatore Energetico è sempre più richiesta.
L'importanza dell'Attestato di Certificazione Energetica (ACE) è determinata dalla necessità di attestare la prestazione e le caratteristiche energetiche di un edificio, in modo da consentire al cittadino un confronto di tali caratteristiche rispetto ai valori di riferimento previsti dalla legge. A questo scopo, il certificatore energetico deve essere un tecnico abilitato che, una volta calcolato l'indice di prestazione globale dell'immobile mediante opportune procedure, potrà formulare delle raccomandazioni tecniche volte a migliorare le prestazioni dell'unità immobiliare e il periodo di ritorno dell'investimento.
A cura di www.e-gazette.it