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Crescono gli energy manager in Italia, specie nel terziario

Lo evidenzia il Rapporto FIRE sulla figura professionale dell’efficienza energetica. In crescita anche i nominati della pubblica amministrazione

Sono 2.315 gli energy manager nominati l’anno scorso, un dato in aumento che evidenzia un trend di crescita che in 4 anni si aggira attorno al 6% per i soggetti obbligati e dell’11% in 15 anni includendo anche le nomine di soggetti non obbligati.  Sono alcuni dei dati emersi dal Rapporto che FIRE redige annualmente su questa figura centrale per l’efficienza energetica in ambito produttivo.

“La crescita del numero degli energy manager nominati - commenta Dario Di Santo direttore FIRE - indica una maggiore attenzione da parte delle imprese alle tematiche energetiche e alla sostenibilità, un elemento positivo considerando le sfide che ci attendono per il contrasto ai cambiamenti climatici. Ottimo il dato del terziario, che continua a crescere, e buoni gli altri settori, che vedono una ripresa, compresa la Pubblica Amministrazione non sempre all’altezza del ruolo esemplare che dovrebbe ricoprire”.

Nonostante le buone notizie, c’è ancora molto lavoro da fare sulla figura professionale e in generale sul contesto lavorativo in cui opera, e lo si deduce sia dalle rilevazioni sul tasso di inadempienza alla nomina, che resta molto elevata nel settore pubblico, sia da considerazioni ed esperienze degli energy manager stessi emerse durante le indagini.

Quasi tutti i settori registrano un aumento dei nominati, che invece risultano leggermente in calo nell’industria. Il dato sul terziario è il più positivo, in quanto non è una ripresa, ma un miglioramento continuo. Fa ben sperare il lieve miglioramento rispetto allo scorso anno nella Pubblica Amministrazione (da segnalare la presenza nell’elenco di circa 40 piccoli Comuni che hanno provveduto alla nomina volontaria, nonostante consumi che non superano la soglia d’obbligo dei 1.000 tep).

Dal Rapporto emerge anche un considerevole aumento degli energy manager esterni che hanno deciso di ottenere la certificazione EGE: si è passati negli ultimi 2 anni da 34 a 182 energy manager certificati EGE, ma, grazie al fatto che alcuni di questi rivestono il ruolo in più soggetti, il 32% delle nomine nel 2017 è coperto da EGE.

Altro aspetto analizzato riguarda i soggetti che hanno nominato, siano essi obbligati o no, e che al contempo sono in possesso della certificazione ISO 50001 per il loro sistema di gestione dell’energia. Questi risultano essere 202, in leggero incremento rispetto allo scorso anno (+8%).

A cura di www.e-gazette.it