La produzione da fonti rinnovabili nel 2015 si è ridotta del 12%. Lo dice il Gse nelle sue stime preliminari. All’appello dell’output green non mancano di certo solare, geotermico e bioenergie, che hanno evidenziato tutti un segno positivo. In verità, se si leggono bene i dati, a diminuire sono l’eolico (anche se in misura ridotta) e, soprattutto, l’idroelettrico, che l’anno scorso ha fatto registrare un vero e proprio crollo nella produzione, 43.902 GWh contro 58.545 del 2014, anno in cui, per la verità, si registrò una produzione idraulica da record, mai avvenuta negli ultimi decenni e che ha acuito la differenza. I primi dati del gestore ipotizzano anche un aumento della potenza installata tra il 2014 e il 2015 di poco inferiore ai 1.000 MW (+2% circa). A trainare l’incremento sono principalmente gli impianti eolici (+5%) e fotovoltaici (+2%).
Il 2015 verrà comunque ricordato come un vero e proprio anno nero: l’incidenza della produzione da FER sul Consumo Interno Lordo, ricavato dai dati Terna, si attesterebbe al 32,8%, in significativa flessione rispetto al dato 2014 (37,5%). Il totale della produzione da rinnovabili l’anno scorso è stato di 106.686 GWh contro 120.679 GWh del 2014. Da notare che, se la produzione solare cresce ancora, 22.847 GWh contro 22.306 GWh del 2014, l’eolico, come abbiamo detto, inverte l’andamento: 14.883 GWh nel 2015 contro 15.178 GWh di un anno prima. Anche geotermico e bioenergie mantengono le posizioni, il primo in lieve crescita con 6.160 GWh (5.916 del 2014), quasi stabili le seconde, che passano da 18.732 GWh a 18.894 GWh.
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