Il decreto sulle rinnovabili per il triennio 2018-2020, che sta per essere varato dal nuovo Governo, prevede la reintroduzione degli incentivi per il fotovoltaico. Lo si legge nella bozza attualmente in circolazione. Gli incentivi sono destinati agli impianti di nuova costruzione o a oggetti di potenziamento o rifacimento con potenza inferiore a 1 MW. Quelli di potenza superiore accedono agli incentivi a seguito della partecipazione a procedure competitive di aste al ribasso, nei limiti di contingenti di potenza. Il Gse pubblicherà sette bandi, il primo il 31 gennaio 2019 e, a seguire, il 31 maggio 2019, il 30 settembre 2019, il 31 gennaio 2020, il 31 maggio 2020, il 31 agosto 2020 e il 31 gennaio 2021
Tra le principali novità - come detto - il ritorno del fotovoltaico. Pur mantenendo il divieto di incentivazione per gli impianti ubicati in aree agricole, il nuovo DM FER prevede infatti l’incentivazione per gli impianti FV, i quali concorreranno sia nelle aste che nei registri con l’eolico.
I bandi per l’iscrizione al registro, così come disposto all’articolo 8 del provvedimento, saranno organizzati in quattro gruppi: il primo (gruppo A) dedicato a eolico e fotovoltaico con potenza disponibile per 650 MW e aste per 4800 MW (per eolico e fotovotaico); il secondo (gruppo A-2) dedicato a fotovoltaico, i cui moduli fotovoltaici sono installati in sostituzione di coperture di edifici sui quali è operata la completa rimozione dell’eternit o dell’amianto (potenza per 700MW); il terzo (Gruppo B) a impianti idroelettrici, geotermoelettrici, impianti a gas residuati dei processi di depurazione ed impianti alimentati da gas di discarica (70MW, aste per 140 MW)); il quarto (Gruppo C) rivolto a impianti eolici, idroelettrici e geotermoelettrici oggetto di rifacimento totale o parziale (70MW, aste per 490 MW).
A cura di www.e-gazette.it