Si riaprirà nei prossimi mesi l'accesso ai finanziamenti agevolati a valere sul Fondo rotativo Kyoto, che mette a disposizione quasi 250 milioni di euro per interventi di efficienza energetica nelle scuole. Il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti ha firmato il decreto che riapre lo sportello, dopo lo scarso successo riscosso dal primo bando: alla scadenza di settembre scorso erano pervenute 225 domande di ammissione, per un impegno di circa 103 milioni di euro, a fronte di risorse disponibili pari a 350 milioni di euro. I fondi non impegnati che verranno nuovamente messi a disposizione ammontano oggi ad oltre 247 milioni di euro.
Sono previsti interventi che riguardano immobili di proprietà pubblica adibiti all'istruzione scolastica e universitaria e ad asili nido. Per quanto riguarda la valutazione dello stato degli edifici e l’indicazione degli interventi necessari all'efficientamento energetico, il Ministero dell'Ambiente ha avviato un confronto con l'ENEA, al fine di assicurare uniformità e qualità scientifica delle stime e coerente programmazione degli interventi.
Le domande di ammissione potranno essere presentate entro sei mesi dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, che avverrà nei prossimi giorni. Si riaprono dunque i termini per presentare le domande di accesso ai finanziamenti con un tasso agevolato dello 0,25%, come previsto dal decreto dello scorso aprile, per interventi che consentano un miglioramento di due classi del parametro di efficienza energetica dell'edificio scolastico in un arco temporale di massimo tre anni.
La riprogrammazione fa parte delle misure previste nel “Protocollo d'intesa per migliorare la qualità dell'aria” sottoscritto il 30 dicembre scorso dal ministro dell'Ambiente, dal presidente della Conferenza delle Regioni e dal presidente dell'Anci per dare una risposta di sistema al problema dello smog.
“Il nuovo bando - afferma il ministro Galletti - ci consente di dare nuove opportunità a quel tessuto imprenditoriale che lavora sull'efficienza energetica e la qualità ambientale nelle nostre città: scuole più sostenibili non sono solo più adeguate per l'attività dei nostri ragazzi, ma anche punto qualificante di una seria politica di contrasto dell'inquinamento e di riqualificazione del patrimonio edilizio pubblico”.
A cura di www.e-gazette.it