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La Strategia energetica nazionale punta su rinnovabili ed efficienza

La bozza del documento prevede l’introduzione di un fondo di garanzia per l’ecoprestito e contratti a prezzo fisso a lungo termine per il fotovoltaico

Addio al carbone, rinnovabili con aste e senza incentivi e revisione dell’Ecobonus. È, in estrema sintesi, il contenuto della Strategia energetica nazionale (Sen), il documento preparato dal ministero dello Sviluppo economico e dell'Ambiente e presentato alla Commissione Ambiente della Camera per ridurre le emissioni inquinanti e rispettare i limiti previsti dall’Accordo di Parigi. Tra i punti principali l’efficienza energetica, il cui target  9 Mtep di consumi tra il 2021 e il 2030, richiederà uno spostamento delle politiche pubbliche, oggi molto orientate all’industria e residenziale. Per questo sarebbe in arrivo una riforma degli incentivi alla riqualificazione energetica nel settore abitativo che punta ad introdurre un “Fondo di garanzia per l'eco-prestito con misure specifiche per la riqualificazione edilizia ed efficienza energetica.

Per quanto riguarda lo sviluppo delle rinnovabili, il ministro ha spiegato che il target del 2020 è stato raggiunto e che per il 2030 si punta a una quota pari al 27% del consumo complessivo di energia. Secondo Calenda, per il fotovoltaico in particolare non occorrono "più incentivi diretti, ma contratti a lungo termine mediante gara competitiva per garantire un segnale di prezzo per un certo numero di anni". Una proposta che dà certezze agli operatori, ma che potrebbe essere un boomerang nei costi, vista la velocità con cui migliora la tecnologia, arrivata a una passo dal garantire la grid parity.

A cura di www.e-gazette.it