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WEC: per efficienza e rinnovabili investire il 2% del Pil all'anno

Gli investimenti necessari per sostenere la transizione energetica verso modelli più sostenibili dovranno aumentare del 30% entro il 2050

Da oggi al 2050, l’economia mondiale dovrà impegnare in media ogni anno circa il 2% del suo PIL in soluzioni innovative per la decarbonizzazione come fonti rinnovabili, efficienza energetica o nuove tecnologie abilitanti. Gli investimenti necessari per la transizione energetica verso modelli più sostenibili dovranno aumentare del 30% entro il 2050: dagli attuali 93 trilioni di dollari, già pianificati, si dovrà arrivare a 120 trilioni di dollari.

Sono alcune delle evidenze al centro dell’attenzione del World Energy Week, l’evento internazionale che si terrà a Milano a ottobre, organizzato dal Consiglio Mondiale dell’Energia (World Energy Council) e che riunirà i leader globali del settore con l’obiettivo di rendere l’industria energetica più sostenibile ed inclusiva.

Dei 120 trilioni di dollari da investire stimati da IRENA (International Renewable Energy Agency), 18 trilioni saranno necessari per migliorare le reti elettriche e la flessibilità dei sistemi energetici. Secondo gli accordi del COP21 di Parigi (2015), per limitare l’aumento della temperatura media globale di 2 °C e tornare ai livelli preindustriali, il fabbisogno energetico globale dovrà essere coperto al 60% da fonti rinnovabili e gli investimenti addizionali annui richiesti rispetto a quanto già programmato dovranno ammontare a 1,7 trilioni di dollari al 2050.

La quota totale delle energie rinnovabili dovrà aumentare dal 15% dell’offerta totale di energia del 2015 fino anche ai due terzi della produzione totale entro il 2050. 

A cura di www.e-gazette.it